Quando fu rapita quasi 50 anni fa a scopo di estorsione da una banda di ‘ndranghetisti Cristina Mazzotti aveva 18 anni e frequentava il nostro liceo.

Durante il sequestro morì, sola e chiusa in una buca di cemento. I criminali incassarono il riscatto e abbandonarono il cadavere in una discarica.

Oggi, finalmente, tutti i presunti responsabili di quella barbarie sono stati individuati e per alcuni è iniziato il processo penale.

La comunità scolastica del liceo si stringe oggi ai familiari di Cristina, che per tutti questi anni non hanno mai smesso di ricordarla a noi e non solo a noi.

Link all’articolo sull’apertura del processo