RESPONSABILI
Il lavoro della quarta I per la Giornata della Virtù Civile Giorgio Ambrosoli
Riflettendo su questo argomento siamo partiti dalla
terminologia ricercando nelle origini della nostra lingua.
Il termine “responsabilità” deriva dal latino “re-spondeo”,
che a sua volta trae l’origine dal verbo greco “σπένδω”.
Il verbo greco “σπένδω” significa “fare libagioni”, cioè
“offerta di liquidi”, come vino, latte e altri, che venivano
rivolti agli dei. Il sostantivo “σπονδή”, ossia “libagione”,
al plurale, “σπονδαί”, ha valore di “patti di pace”. Nel
verbo latino re-spondeo, l’idea del patto viene riproposta
come “impegno in un patto”, e da qui “promessa”. La
preposizione “re” indica una iterazione, che possiamo
interpretare come “impegnarsi, dato che qualcuno si è
già impegnato”. Abbiamo quindi pensato che alla radice
dell’idea di responsabilità ci sia un concetto di impegno
preso per rispondere a quello di un altro.
Dunque ognuno di noi ha proposto un personaggio che
fornisse un esempio di responsabilità e selezionando
alcuni di questi li abbiamo analizzati chiedendoci in che
modo possiamo “rispondere” a questi insegnamenti e
quale impegno ci è richiesto.
Il lavoro sarebbe potuto continuare con le storie di
personaggi come: Giovanna D’arco, Jane Goodall, Lia
Pipitone, Marie Curie, Claudia Ruggerini, Alan Tuving,
Giacomo Matteotti, Martin Luther King, Socrate e Albert
Einstein.